Domanda:
sos pesce rosso con coda sfilacciata?
anonymous
2007-01-06 03:56:43 UTC
ciao a tutti ieri , controllando l'acquario ho notato che il pesce tendeva a capovolgersi e nuotava a pancia all'aria.
nel controllarlo più attentamente ho visto che aveva la coda sfilacciata ( che prima non aveva) non so cosa sia, cosa mi consigliate di fare? per adesso l'ho separato dagli altri.
un grazie a tutti e ciao da jonny
Tredici risposte:
mar
2007-01-06 04:08:20 UTC
Mi dispiace darti questa brutta notizia ma il tuo pesciolino ha preso una infezione alle pinne, che è molto diffusa dato che le pinne sn la parte + sensibile dei pesci.

Se già nuota a pacia su significa che l'infezione è moolto avanzata. Non puoi fare + nulla.

Hai fatto benissimo a isolarlo dagli altri, ma può essere che abbia già contagiato gli altri. Osserva bene gli altri pesciolini. segno di malattia è quando hanno proprio la coda o le pinne sfilacciate, o le pinne nn si alzano +, opp quando hanno chiazze bianche sul dorso, o hanno una parte della pancia rigonfia. Questi sn sl alcuni dei sintomi.

Se sono agli stadi iniziali della malattia puoi provare con un prodotto specifico x questi probl. Si tratta di una specie di antibiotici adatti agli acquari.

(Non è che nell'acquario hai piante finte? Xke i pesci rossi se le mangiano!)



X CHI HA PESCI ROSSI IN VASCHETTE:

A volte i pesci si ammalano anke di stress, se x es li tieni ai raggi diretti del sole o se sn in un contenitore rotondo (si ammalano agli okki e impazziscono, in poki lo sanno), opp se hanno la "bocca della vaschetta" stretta (e l'acqua nn ha un ricambio di O2). Sai che l'acqua nn si cambia troppo spesso (sl qndo la vedi molto sporca, ogni 5 gg + o -), e nn si cambia tutta ma lasciane un po, xke i pesci nell'acqua ricreano una flora microbica ideale alla loro vita che noi distruggiamo cambiando totalmente l'acqua!



Sxo di esserti stata utile!

Ciaoooo
perucry
2007-01-06 04:08:55 UTC
Molto probabilmente sono gli altri pesci che gliela mangiano.Comunque se il pesce tende a capovolgersi e nuotare a pancia all'aria non è un buon segno,probabilmente tra breve morirà.
anonymous
2007-01-08 03:20:31 UTC
Ciao! I sintomi da te descritti possono dipendere da una serie di fattori... per quanto riguarda la coda molto probabilmente si tratta di un'infezione batterica curabile con apposite gocce che trovi nei negozi di acquari. Per il nuoto rovesciato è un altro discorso... per qualche motivo la vescica natatoria del tuo pesce non funziona come dovrebbe. A occhio non so darti niente per certo, ma potrebbe trattarsi di un'occlusione intestinale, abbastanza frequente nei pesci rossi. In questo caso tienilo a digiuno per 3 o 4 giorni, dopodichè prova ad alimentarlo con del purè di piselli bolliti. Se torna alla normalità vuol dire che è guarito! Buona fortuna e non disperare fino alla fine!
anonymous
2007-01-06 06:55:03 UTC
è un infezzione alle pinne nn puo fare niente per curarlo

hai fatto benissimo asepararlo dagli altri pesci percche è molto infettiva

tieni docchio tutti i pesci perche potrebbero averla contratta

ti auguro che gli altri non l'abbiano presa

UN BACIONE...............
Batoideo[[OjàjA!]]
2007-01-06 04:06:54 UTC
sta morendo,c'è da sperare che,se hai altri pesci non siano tutti malati
anonymous
2016-12-16 08:25:45 UTC
poverino....sinceramente non so se ricrescerà o cosa l. a. coda...ank'io ho un pesciolino ma nn gli si è mai staccata l. a. coda...spero ke gli ricompaia l. a. coda però....ti do una stellina xkè questa domanda mi sembra molto interessante...poi fammi sapere...nn vorrei ke kapitasse anke al mio....ank'io ormai ce l'ho da cinque o sei anni...
le'
2007-01-07 22:27:16 UTC
e' normale l'avra' grattata da qualche parte
Janie;
2007-01-06 04:18:55 UTC
ciao...cercando su internet ho trovato un o di cose...ahuahauahu!!! nn credevo ke esistesse la cura dei piselli...ma era su un sito di veterinaria quindi...!!! bhe...te le posto tutte qui!!!

allora...qst e quello ke o trovato riguardo il fatto ke il pesce nuota a pancia all'insù:

Galleggiamento rovesciato o instabilità

I Carassius sono animali molto delicati perché la selezione per ottenere specie dalle forme più strane, ha fatto sì che gli organi interni siano molto compressi. Questo significa che un'alimentazione eccessiva o errata, può ripercuotesi sulla loro capacità di utilizzare la vescica natatoria, che è una piccola sacca situata sopra all'intestino, e che, proprio come una piccola camera d'aria, può riempirsi e svuotarsi garantendo al pesce stabilità anche quando non nuota. Nel Carassius, dato che ogni organo è stipato nel corpo, basta un eccesso di cibo per rendere impossibile il gonfiamento della vescica natatoria. In questo caso, dopo un giorno di digiuno, il pesce dovrebbe tornare a nuotare normalmente. Se il problema persiste, provate a dare ai vostri amici per una settimana larve di zanzara o mangime che scende subito verso il fondo; il Carassius spesso è un festoso mangione, e affannandosi in superficie per ingozzarsi, oltre al cibo può inghiottire dell'aria, che, ovviamente, necessita qualche tempo per venire eliminata dall'intestino.

Il galleggiamento anomalo, con il tempo, può causare una serie molto lunga di patologie fra le quali la prostrazione fisica, eventuali malformazioni alla spina dorsale fino ad arrivare alla morte per inedia. Una patologia molto grave e che, da una nostra ricerca, è risultata strettamente legata ai problemi di galleggiamento, è la (aimè) famosa Idropisia, una malattia di cui, ancora oggi, non si conosce con certezza la causa ma che porta inevitabilmente alla morte e che si manifesta con il rigonfiamento graduale del pesce fino ad arrivare al sollevamento delle squame e talvolta anche all'estroflessione dei bulbi oculari. Abbiamo sperimentato una "cura" prendendo ispirazione da un'idea dell'acquariofilo sudamericano Centaurii, ampliandola, sopratutto nella preparazione, al fine di renderla di semplice utilizzo da parte degli appassionati. Questa ricetta è utile in caso di manifestazione della malattia, ma il suo utilizzo è assolutamente consigliabile in forma preventiva, in particolare per tutti quei Carassius che hanno forma estrema o che hanno mostrato problemi nell'assetto del nuoto.



questo invece per quanto riguarda le pinne:

Pinne sfilacciate o corrose

Cominciamo col dire che questo è normalmente manifestazione di un infezione batterica, che può essere causato da vari fattori. L'animale non è realmente in pericolo finché la corrosione non arriva al corpo, ma certamente è indice che qualcosa non va nell'ambiente. Vi consiglio di testare la conduttività, come prima cosa, perché anche se è vero che il Carassius non ha problemi con l'acqua dura, è vero altresì che tutto dipende da dove l'animale proviene e in quale acqua è stato allevato. I pesci di importazione orientale (normalmente hanno prezzi piuttosto alti) amano una conduttività media, per intenderci meglio usare 1/2 di acqua di osmosi inversa e 1/2 di acqua di fonte dura... L'acqua di rubinetto, per quanto possibile, andrebbe evitata, può contenere una serie di elementi debilitanti, a parte il cloro che è il più evidente. Se la conduttività supera i 1000 microsiemens, allora dovete tagliarla con osmosi. In linea di massima una conduttività di 700-900 è ben tollerata. Un'altra causa è la presenza di materiale in decomposizione o di un'eccessiva presenza batterica (anche benigna) sul fondo. I Carassius hanno generalmente pinne lunghe; quando dormoni i pesci restano appoggiati sul fondo, e spesso, se il ghiaino non è pulito e sifonato perfettamente, micosi e batteri possono attecchire senza problemi alle pinne. Perciò, anche se gli No3 sono zero, voi sifonate sistematicamente il fondo almeno ogni 2 settimane, insistendo maggiormente nel punto dove li vedete andare a dormire (sono normalmente abitudinari e si scelgono un angolino preferito per il sonno).



per le pinne non ho trovato soluzione...per il nuoto invece si...ahuhauhua!! la cura dei piselli!!!XD!!! dicono ke funzioni...te la metto qui sotto!!:

Cura dei piselli

indicata in caso di nuoto irregolare o insabilità del pesce, in caso di gonfiore anomalo oppure al manifestarsi dei primi sintomi dell'idropisia (ventre gonfio e squame rialzate).

Lista della spesa:





una scatola di piselli fini

una confezione di chironomus congelato

vitamine liquide (meglio quelle utilizzabili direttamente nell'acqua dell'acquario e non quelle da aggiungere al cibo, talvolta il loro odore non piace ai pesci)

una confezione di aglio in polvere (si trova al supermercato, nello stesso scaffale delle spezie, accertarsi che il barattolo contenga solo ed esclusivamente aglio e che sia in polvere, non in scaglie o a pezzetti)

Somministrazione:



Per prima cosa, portare la temperatura dell'acqua dell'acquario a minimo 25°C. o alzatela di un grado in confronto alla normale temperatura.

Poi somministrare le vitamine liquide seguendo le istruzioni specificate sulla confezione.

Aprire quindi la scatola di piselli fini e cuocerli per una decina di minuti in un pentolino con il liquido che c'è dentro la scatola (che dovrebbe essere composto solo da acqua, zucchero e sale). Una volta pronto, far raffreddare i piselli in modo che restino tiepidi (provare ad assaggiarne uno per vedere che non scotti) poi sciacquarli bene e scolarli (per fare prima si possono sciacquare, subito tolti dal fuoco, in acqua fredda o tiepida).

Darli da mangiare al pesce malato e anche agli altri (i piselli piacciono in modo incredibile a tutti i pesci, lo mangiano addirittura i discus, e la loro schizzinoseria è risaputa!) prendendo un pisello per volta, togliendo la buccia (quando sono cotti viene via molto bene) e schiacciandolo un po'. Se si possiede un robot da cucina o un aggeggio tipo mini pimmer (o pinner, boh, insomma, quei cosi con le lame in fondo con cui si possono fare le passate di verdura anche in piccole dosi) allora è possibile preparare una dose unica da tenere in frigo e somministrare di tanto in tanto, come cura preventiva. Se si usa questo metodo (che effettivamente, per esperienza è il migliore, perché si macinano anche le bucce che contengono fibre) bisogna "frullare" i piselli sempre senz'acqua di cottura dopo averli sciacquati e scolati, e poi, con un cucchiaino, prelevare un po' di "purea", metterla nell'acqua senza farla cadere tenendo il cucchiaio "in pari" e provare ad avvicinarla ad i pesci... Dopo un primo assaggio, faranno a botte per mangiarla :))) Comunque, anche se ne cadesse sul fondo, non bisogna preoccuparsi, la mangeranno tutta fino all'ultima briciola... Alla peggio, dopo una mezz'oretta, toglierla con il sifone o con un tubo sottile.

Siccome è necessario dare i piselli per diversi giorni prima di una "guarigione", è importante organizzarsi con le larve di zanzara (chironomus) congelate che si acquistano nei negozi d'acquariofilia; questo perché per qualche giorno il pesce non dovrà mangiare alcun cibo secco, che nell'intestino si gonfia e, quindi, può creare dei blocchi intestinali; sarà perciò necessario nutrire i pesci in questo modo:

Alla mattina chironomus e alla sera solo piselli.

Continuare questa dieta per due o tre giorni.

In caso si notasse un rapido deperimento degli animali, oppure i sintomi non scomparissero entro il terzo giorno, somministrare per un giorno solo chironomus alla mattina e anche alla sera, e poi riprendere il giorno seguente con il trattamento, somministrando nuovamente le vitamine e effettuando i test di No2 e No3 (i primi devono essere zero, i secondi inferiori a 10 ppm (milligrammi per litro).

N.B.: in caso di inappetenza del pesce, qualche ora prima della somministrazione dei piselli, preparare un composto a base di aglio in polvere (acquistabile presso qualsiasi supermercato) prelevando un bicchiere d'acqua dell'acquario e sciogliendovi una quantità variabile di aglio in polvere calcolando un cucchiaio da minestra easo ogni 100 litri e versando poi il composto (ben disciolto) nel flusso di uscita della pompa.

Ichthyo, vescichette, vermi esterni ed altre schifezzuole manifeste sono tutte causate da qualcosa che non va nell'ambiente. Inquinamento, temperature al di sotto dei 16°(o comunque nettamente inferiori alle temperature alle quali sono abituati) acqua troppo dura o troppo tenera e spazio ristretto, sono le cause del 99% delle malattie visibili del Carassius. Come tutti i pesci, il Carassius è un animale fondamentalmente "sano come un pesce"; il muco che lo ricopre quando è in buona salute, lo difende dalla maggior parte delle malattie (che sono moltissime e sempre presenti in acquario). Così come i nostri anticorpi ci proteggono dai bacilli e dai virus, così nel pesce, se allevato in ottime condizioni, sarà il proprio organismo a reagire da solo per difendersi dalla malattia. L'ichthyophthiriasi, in particolare, è una malattia tipica dello stress, perciò può comparire se l'animale è stato trasportato per un lungo viaggio o se ha subito uno choc di qualche genere. Si possono usare medicine (attenzione ad evitare i cocktail di medicinali) ma bisogna accertarsi di rimuovere prima le cause che hanno generato la malattia, altrimenti, finito il periodo di cura, l'animale si ammalerà di nuovo.
anonymous
2007-01-06 04:46:44 UTC
hai fatto bene a separarlo, è un bene per gli altri pesci, e anche forse per lui stesso: anche se temo ormai le speranze siano poche prova a mettere nell'acqua un prodotto specifico, suggerisco il GeneralTonic Plus della Tetra.
antonio
2007-01-06 05:22:10 UTC
ho finito le domande come mai
Davide E
2007-01-06 03:59:29 UTC
NN TI PREOCCUPARE è TUTTO OK.
anonymous
2007-01-06 04:07:15 UTC
ti consiglio di dargli una infarinatura e poi frigerlo!!!
fakeangel_smile
2007-01-06 03:58:57 UTC
riallacciala..usa quel cerotto liquido resistente..all'acqua..


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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