Malattia molto diffusa nell’acquario dei neofiti ed è provocata da un accumulo di un liquido verdastro o rosa negli organi interni. L’accumulo di provoca un gonfiore addominale progressivamente crescente. Tale sollevamento viene provocato dalla modificazione dei soggetti colpiti, per cui le scaglie, che non possono piegarsi oltre un certo limite, si innalzano ed in alcuni casi si possono osservare emorragie cutanee. In molti casi questa malattia è anche dovuta a disfunzioni alimentari, sembra infatti che la presenza di certi ceppi batterici poco sopra ricordati, sia presente nei cibi avariati ( sia secchi che congelati) e rappresenti il principale veicolo di trasmissione.
I soggetti colpiti vanno per tempo isolati e trattati con un una terapia antibatterica.
In linea di massima, sostanze efficaci nella cura di questa malattia si sono rivelate l’ossitetraciclina, e il furazolidone. Inoltre la cura può essere agevolata da aggiunta di sale marino, da 2 a 5 gr/litro.
Ottimi risultati terapeutici sono stati ottenuti aggiungendo della cloromicetina al cibo, in quantità di 0,01 gr per ogni 10 gr, di cibo fresco.
Date le caratteristiche della diffusione della malattia, che avviene principalmente ad alte temperature, si consiglia di abbassare gradualmente la temperatura dell’acquario sino ai limiti minimi sopportati dalle specie allevate.
Infine è sempre buona norma isolare gli elemeti malati e togliere immediatamente quelli deceduti per evitare fenomeni di tipo epidemico.
Non esistono realmente medicinali di elevata efficacia ma è consigliabile un trattamento con SERA baktopur direct solo allo stato iniziale.
Sollevamento delle squame
Agente patogeno: non ancora descritto, forse una Pseudomonas.
Sintomi: le squame si sollevano in certi punti della cute che può risultare rigata di sangue. La malattia inizia a volte vicino alla base della coda e si propaga generalmente in tutto il corpo. Molto spesso il sollevamento delle squame è accompagnato da idropsia, i cui sintomi ricordano quelli dell'idropsia dei pesci d'acqua dolce. La malattia si propaga molto velocemente e può diventare mortale nel giro di 24 ore. Per fortuna non è contagiosa o lo è soltanto poco; è comunque consigliabile isolare gli individui malati.
Come combatterla: il tempestivo trattamento con un bagno di solfato di rame, può portare spesso alla completa guarigione, se la malattia è individuata per tempo. Un trattamento con streptomicina è senz'altro piu sicuro.